FLC-CGIL COSENZA: SCUOLA, SITUAZIONE DISASTROSA
 Il clima che registriamo nelle scuole del Cosentino, alle prese con la pandemia da Covid-19, è decisamente sconfortante.  Ci sono dirigenti scolastici alle prese con chiusure di classi e alunni posti in quarantena fiduciaria mentre ai docenti interessati vengono richiesti certificati medici per giustificare la loro assenza; dirigenti scolastici che pretendono, nonostante la chiusura di alcune classi, che i docenti si rechino ugualmente a scuola; scuole che adottano l’orario di 50 minuti e, in una situazione emergenziale, impongono ai docenti il recupero dei minuti; scuole che non riescono a sopperire alle mancate risposte da parte della ATP di Cosenza.
 Sono solo alcuni esempi con cui quotidianamente ci troviamo costretti a fare i conti.
E da soli bastano a misurare il tasso di confusione con cui vengono gestite le nostre scuole.
 Come se non bastasse ad aggravare la situazione esiste anche il problema degli spazi scolastici non a norma e che ospitano molti più alunni di quanti previsti dalle varie circolari ministeriali.
 Il comune di Cosenza lo scorso 22 luglio scorso aveva garantito, alla presenza non solo dei dirigenti scolastici degli istituti comprensivi, ma anche delle organizzazioni sindacali, che avrebbe recuperato spazi utili per allocare gli alunni delle scuole cittadine. Operazione come sappiamo avvenuta solo per la scuola De Matera Don Milani e dove oggi, come dimostrato anche attraverso le testimonianze di tanti genitori, i fondamentali servizi igienici non sono adeguati. L’ IC Zumbini sta facendo registrare, sempre in questi giorni, una seria carenza di spazi adeguati per cui a causa dell’aumento dei casi di Covid 19, accertati o via di accertamento, ad essere messa in pericolo è la salute dell’intera comunità scolastica. Tante altre scuole in città sono in sofferenza perché neanche attraverso quel poco di ristrutturazione si è riusciti ad aumentare in modo consistente aule e locali per adeguarli all’emergenze sanitaria in corso.
 Riteniamo che la situazione, prima che sfugga definitivamente di mano, richieda un impegno organizzativo maggiore mettendo in piedi un tavolo tecnico permanente tra ente locale, Prefettura, organizzazioni sindacali e ASP di Cosenza che sia in grado di identificare e intervenire con tempestività per tutte le criticità che dovessero manifestarsi.Â
 A questo quadro di emergenza scolastica sanitaria e, soprattutto, confusionale si aggiunge il lavoro fin qui prodotto e svolto dalla Commissione presieduta dall’ispettore Piscitelli per rimettere mano a tutte le operazioni dell’avvio dell’anno scolastico in provincia di Cosenza. Sono trascorsi circa 30 giorni dal loro insediamento ed ancora siamo in attesa del completamento delle operazioni che riguardano il primo grado e quelle del secondo grado.
 Intanto assistiamo a delle quotidiane pubblicazioni di rettifiche o di aggiustamenti e non siamo in grado di capire a cosa corrispondano: avvengono perché il docente interessato ha prodotto un reclamo o un ricorso? Perché è stato elaborato l’Organico di Fatto, che rappresenta l’elemento propedeutico fondativo per procedere a sviluppare correttamente tutte le fasi che riguardano le utilizzazioni, le assegnazioni provvisorie e gli incarichi annuali da GPS (Graduatorie provinciali supplenze)?
 E in più, siamo certi che le richieste dei ricorsi e dei reclami siamo state prese nella debita considerazione? Inoltre c’è da chiedersi se l’Atp di Cosenza abbia avuto una deroga ministeriale per poter spostare i docenti dopo il ventesimo giorno dall’inizio delle attività didattiche perché come sappiamo si tratta di una norma volta a tutelare la continuità didattica per gli studenti ed è fatto divieto di spostare personale dopo il ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni dalla sede a cui è stato assegnato.
 La nostra preoccupazione è che essendo tale periodo abbondantemente superato, questo non possa determinare ulteriori ricorsi da parte di chi è già in pianta stabile presso un’istituzione scolastica, cosa avvenuta con le prime operazioni all’inizio del mese di settembre. Se il quadro con cui dobbiamo fare i conti dovesse essere questo le nostre preoccupazioni aumenterebbero poiché risiedono nel fatto che andando avanti di questo passo e con il rallentamento delle procedure si stiano perdendo di vista alcuni obiettivi fondamentali, ossia la garanzia della legittimità di tutte le operazioni fin qui messe in campo e in atto da parte della nuova commissione.
 Oggi molte scuole si ritrovano con una nuova movimentazione di docenti e soprattutto con posti non occupati e non individuati da parte dell’Atp di Cosenza provocando ulteriori rimescolamenti e aggiustamenti nelle operazioni per le nomine fin qui adottate. Pertanto rimangono scoperte molte classi e con estrema fatica i dirigenti scolastici riescono a organizzare l’attività didattica quotidiana.
 Se a questo aggiungiamo che ancora non è stato pubblicato, sempre da parte della ATP, il quadro delle ore disponibili e utili affinché il dirigente scolastico possa effettuare le dovute nomine annuali, cosa che costringe la scuola a rimedi improvvisati, facendo ad esempio entrare gli alunni in classe in maniera posticipata o anticipando l’uscita, capite bene che il quadro si presenta disastroso.
 La non pubblicazione del tabulato delle ore residue resta ancora un mistero. Come organizzazione sindacale abbiamo inoltrato una richiesta di accesso agli atti, ancora non concesso, ritenendo si tratti di una violazione e di un deficit di democrazia amministrativa saremo costretti a rivolgerci alla commissione di garanzia parlamentare per ottenere quanto previsto dalle norme.
La segreteria Flc-Cgil Cosenza
Gilda CasciaroÂ
Catia AlgieriÂ
Pino AssaloneÂ