La ricorrenza dell’Onu.
Dall’esclusione razziale e sessuale fino a quella sul lavoro. “We Stand Together” è lo slogan: combattere tutti insieme.
Il sondaggio: una persona su due discriminata al colloquio per età, genere e disabilità
“Zero Discrimination Day”. Questo il titolo originale, per così dire, della Giornata mondiale contro le discriminazioni, che ricade oggi sabato 1° marzo. La ricorrenza è stata istituita dall’Onu insieme ad altre organizzazioni internazionali, celebrata per la prima volta nel 2014 e giunta quindi all’undicesimo anno. È l’occasione per dire no alla discriminazione in ogni sua forma: razziale, etnica, sessuale, di genere, di età, sul luogo di lavoro. Sia nel mondo reale che online.
Lo slogan scelto per quest’anno è “We Stand Together”. Un messaggio che gli organizzatori hanno voluto lanciare, per suggerire che ogni discriminazione non “cammina” da sola, ma vanno combattute tutte insieme, all’insegna dell’unione e della solidarietà tra le fasce più deboli per arrivare al pieno rispetto dei diritti.