25 aprile 2021, Festa della Liberazione
Per il secondo anno consecutivo ci troviamo nella condizione di non poter unire la memoria alla splendida festa che, seppur con significati diversi, tradizionalmente si tiene nei nostri centri storici per il 24 ed il 25 aprile.
Eppure in questo momento particolare non solo per la nostra città, per l’intero pianeta, il ricordo di quell’evento sismico che è rimasto impresso indelebilmente nella storia e nella cultura della nostra comunità, è forse ancor più importante.
Ci siamo sempre rialzati, ci rialzeremo anche stavolta.
Corona di fiori in Largo Partigiani a Cosenza
Dopo la pausa forzata dello scorso anno, con l’intero Paese in lockdown, la CGIL e lo SPI CGIL di Cosenza hanno ripristinato una consuetudine che va avanti ormai da qualche anno, ovvero da quando, proprio su impulso delle Organizzazioni sindacali, un luogo della Città è stato intitolato alla memoria dei Partigiani.
Di fronte a Palazzo Arnone, infatti, c’è Largo dei Partigiani oggi 25 aprile, nel rispetto assoluto delle regole previste per l’emergenza Covid-19, una delegazione ristretta della CGIL e dello SPI CGIL deporranno una corona di fiori, a ricordo delle Partigiane e dei Partigiani che hanno combattuto, spesso anche a prezzo della loro stessa vita, il nazifascismo, riportando l’Italia nel solco della democrazia.
Purtroppo, da qualche anno a questa parte, da alcuni settori della politica – che vanno dai “nostalgici” ai sovranisti ed ai populisti di tutte le risme – vengono avanzate proposte che vanno nella direzione di stravolgere il significato della Festa della Liberazione, fino a definirla una ricorrenza inutile.
Al contrario, proprio il dilagare in tutta Europa di movimenti che arrivano persino a negare l’esistenza dei campi di concentramento, impone a tutte le forze politiche e sociali democratiche ed antifasciste di riproporre con ancora maggiore determinazione il significato ed il senso di questa ricorrenza che è appunto la Festa della democrazia ritrovata, perché è da quella data del 1945 che l’Italia ha ripreso il suo lungo e difficile percorso di rinascita politica, sociale ed economica.
Ora e sempre: RESISTENZA
La pandemia sta, purtroppo, mettendo a dura prova quelle conquiste e lavoratrici e lavoratori, le persone anziane e fragili, se non adeguatamente tutelate, rischiano di restare vittime di una crisi sanitaria ed economica che richiede, invece, risposte concrete ed efficaci. Solo così il nostro Paese potrà conoscere una primavera di rinascita come quella nata dal 25 aprile del 1945, nel rispetto assoluto dei valori fondanti della Repubblica, sanciti della Carta Costituzionale, ed all’insegna, quindi, della libertà, dell’eguaglianza e della solidarietà.
Ora più che mai, dunque, non si può che unirsi al grido di “ORA E SEMPRE RESISTENZA”!