Via libera del Consiglio dei ministri. Sarà esteso non solo agli studenti, ma anche ai lavoratori e a chi si trova lontano dal comune di residenza per motivi di cura
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri la bozza del decreto Elezioni, che reintroduce la possibilità di voto per i cittadini fuori sede nei referendum dell’8 e 9 giugno 2025. Il sistema ricalcherà quello già sperimentato alle elezioni europee del 2024 e sarà esteso non solo agli studenti, ma anche ai lavoratori e a chi si trova lontano dal comune di residenza per motivi di cura.
Secondo l’articolo 2 del decreto, i cittadini domiciliati in un comune di una provincia diversa da quella di residenza per almeno tre mesi, comprendenti la data del referendum, potranno esercitare il diritto di voto con modalità specifiche.
Il dibattito sul voto ai fuori sede
Nei mesi scorsi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva sollevato dubbi sulla fattibilità di questa misura, citando l’assenza di coperture legislative e i risultati poco soddisfacenti della precedente sperimentazione. Tuttavia, le pressioni di opposizioni e comitati hanno portato il governo a confermare questa opportunità per circa 5 milioni di elettori.
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