Alta adesione e assemblee in tutta Italia con la partecipazione della Cgil.
Landini: “Difendiamo il principio di eguaglianza di fronte alla legge”
Adesione dell’80%, i magistrati e le magistrate non hanno presenziato alle udienze, se non a quelle indifferibili, non hanno svolto tutte quelle attività che quotidianamente li vedono impegnati anche quando non sono in aula per l’esercizio della giustizia, ma non sono stati a casa. In ogni città si sono tenuti flash mob e assemblee aperte a cittadini e cittadini con un unico filo conduttore, la difesa della Costituzione. Sulle spalle le toghe, appuntata in petto una coccarda tricolore, in mano la Carta antifascista nata dalla Resistenza. Quella Carta che fonda la Repubblica sul lavoro e sulla separazione dei poteri, che afferma che tutti i cittadini e le cittadine sono uguali davanti alla legge e sono sottoposti al controllo di legalità esercitato dal potere giudiziario.

La Cgil c’è
“Oggi siamo al fianco delle magistrate e dei magistrati in sciopero e sosteniamo pienamente le ragioni della loro protesta”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “Con la nostra presenza alle assemblee organizzate in occasione dello sciopero generale, tutte molto partecipate – ha proseguito -, ribadiamo la ferma intenzione della Cgil di difendere la Costituzione e il principio di eguaglianza di cittadine e cittadini di fronte alla legge, che la riforma costituzionale mina alla radice. Il rischio concreto – conclude Landini – è che i provvedimenti del governo facciano arretrare pericolosamente la qualità della nostra democrazia”.